Il Dopo Adunata

Così come era stata annunciata, l’adunata del Centenario è passata, non senza aver fatto parlare di sé per i giorni a seguire. Gli echi di questo evento storico riverberano ancora nel web, con l’aggiungersi di sempre nuove foto e commenti.

In altra sede ho definito questa Adunata memorabile, con un’accezione quasi completamente positiva, pur sapendo che molti non sono rimasti contenti, delusi per lo più dal contorno -la città- distaccato, freddo.
Non è mia intenzione riaccendere qui la discussione. Anzi, vorrei concentrarmi non tanto sul contorno quanto sul “piatto principale” cioè gli Alpini e noi: gli Smalpini.

Credo che tutti saranno con me nel confermare un bilancio del tutto positivo. Nelle aree “presidiate” -Piazza Duomo, la Galleria, La Cittadella, il Castello- ovunque ci fossero consistenti ammassamenti di Penne Nere c’era gioia, entusiasmo, voglia di divertirsi senza mai trascendere nell’eccesso. Singolare il contatto con i turisti, per lo più stranieri, incuriositi e subito coinvolti gioiosamente. Dappertutto musica, canti, cori, voglia di farsi conoscere e di far conoscere i lati positivi e gioviali dell’essere Alpino.

Credo che per noi Smalpini sia stata invece la sfilata il momento più significativo. Qualcuno ha contato 151 file da nove che dovrebbe dare un totale di quasi 1.400 sfilanti dietro le insegne della Scuola Militare Alpina.
Una grande, unica Famiglia, legata da rapporti di Fratellanza, Cameratismo, Senso di Appartenenza e perché no, un pizzico di nostalgia per quel periodo che ha segnato la vita di TUTTI coloro che ci sono passati, sia che conservino un buon ricordo, sia che abbiano voluto dimenticare.

I nostri Anziani in apertura sfilata hanno dato un’immagine di dignità e solennità uniche. Aggiungerei anche di eroismo, considerati i vari acciacchi e dolori di alcuni, tenuti a bada più dalla volontà di esserci, piuttosto che dai farmaci.
I “Ragazzi” del 117° AUC, scelti quest’anno per portare lo striscione, si sono comportati molto bene (grande la mia emozione, ogni volta, nello sfilare tra loro) e hanno avuto la soddisfazione di colleghi presenti per la prima volta.

Dietro, gli altri corsi in ordine crescente, a testimoniare l’orgoglio dell’appartenenza, o magari solo per accompagnare un collega con il quale si è condiviso gioie e dolori nei famosi 5 mesi. Quale che sia stato il motivo si è sfilato, marciando a passo, grazie anche alla presenza degli imperiali. E ciò ha aiutato a diminuire il rischio di “camminata turistica”, che certo non ci si addice.

È vero: sfiliamo per corsi. Ma sappiamo di essere una cosa sola. Una Famiglia. Un Mito, un’Epopea.
Dal più vecchio al più giovane, richiesti di ripetere questa esperienza, ci sarebbe difficile dire di sì senza il più forte e trascinante entusiasmo. E noi continueremo a raccontarcelo e a raccontarlo, perché torneremmo lì domani…

Ma il domani è Rimini.
Un’altra Adunata atipica; se non altro perché c’è il mare. Quindi tutti pronti e carichi per questo nuovo appuntamento e, come spesso si dice:

Comunque vada sarà un successo!

Perché la Grande Famiglia Smalp ci sarà e più saremo, più bella renderemo la festa.

Nota: Aggiungiamo solo alcune foto. Quelle dell’intera sfilata arriveranno a breve.

 

Nicola Croci

Autore: Nicola Croci

Proveniente dalle terre del Cap Pietro Cella e del Gen. Reverberi (Emilia R.), dopo aver frequentato il 117° AUC comandato dall'allora Cap Claudio Graziano chiedevo e mi veniva concesso di raggiungere il Btg Bassano di stanza a San Candido, prima come C.te di Plotone fucilieri e poi come Vice C.te della 74^Cp, agli ordini del Ten. Massimo Gargelli… Appassionato fin da piccolo del mondo Esercito e degli Alpini, sono orgoglioso di portare il nostro Verbo ovunque, come testimonianza di attaccamento alla Patria, alle Tradizioni, e alla nostra Cultura.

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