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INFORMAZIONE MANUTENTIVA CAPPELLO ALPINO:
ho potuto ridare un aspetto decoroso al mio cappello alpino grazie all’opera del Cappellificio Cervo s.r.l. di Sagliano Micca. Infatti il mio Super Bantam, dopo questi “primi” 45 anni di vita, cominciava a dare segni di usura.
Chi volessere approfittare potrebbe contattare la Sig.ra Anna allo 015 3359212 che spiegherà come procedere.
W NOI.
Flavio -
Si molto bene credo però che molti, considerino il proprio “CAPPELLO” una cosa sacra e come tale intoccabile. Gli inevitabili segni lasciati dal tempo e dall’utilizzo nelle varie adunate e manifestazioni, fanno parte della storia di ciascun ALPINO. Ciò non toglie il dovere di averne molta cura e rispetto, come si deve a tutto ciò che si ama, soprattutto nel caso di un “Vecchio”.
Resta una curiosità circa il restauro, quanto é costato tra viaggi ed opera del cappellificio?
Ciao Flavio tu però continua con la tua elegante distinzione.
Natalino. -
Caro Natalino grazie per l’autorizzazione a proseguire in eleganza e distinzione !Anzi d’ora in avanti mi laverò giornalmente anche dietro le orecchie !
Il cappellificio per la sostituzione della fodera, marocchino, cinta, bordo, allargamento circonferenza, sostituzione dei fregi e spedizione a mezzo posta ha chiesto € 25,00, considera che per il viaggio di consegna, in motocicletta, avrò speso circa € 15,00. Reputo quindi una spesa finale contenuta e corretta nel caso di un intervento ad un “Vecchio” ( cappello ).
Flavio -
HO UN CAPPELLO DI MIO NONNO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 15/18 E VORREI RESTAURARLO. CHI MI PUO INDICARE SERIAMENTE UN RESTAURATORE VALIDO O UN ?AZIENDA CHE PUO FARLO ? CORDIALI SALUTI DOTT BASILEI LUCA
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Come giustamente detto, i segni del tempo sul Cappello Alpino di ciascuno di noi sono da conservare gelosamente. Io vorrei solo sostituire la fascia interna ormai cotta e stracotta. Mi auguro possa risolvere questo mio problema. Grazie a chi voglia rispondere al mio appello. Abito vicino Legnano , provincia di Milano.
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È sempre l’annoso dibattito
Se si restaurano le opere d’arte perché non restaurare un cappello alpino?
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