Nuova Vita all’Associazione

Lo scorso 5 giugno presso uno studio notarile in Imola è stata scritta una ulteriore pagina della storia di coloro che nel corso dei decenni, sin dagli anni ’30, sono stati alle dipendenze della “Scuola Militare” di Aosta.

È stata costituita l’Associazione Nazionale Scuola Militare Alpina per raccogliere le vestigia e perpetuare le tradizioni, adeguandole alle nuove realtà, dell’Associazione ex Appartenenti Scuola Militare Alpina.

Quest’ultima era stata formalizzata in Verrès il lontano 7 settembre 1990 da un gruppo di Alpini eccezionali in rappresentanza di tutti coloro che, sin dalla seconda metà degli anni ’50, erano usi ritrovarsi e sfilare, in occasione delle Adunate Nazionali ANA, dietro la Sezione Valdostana.

Erano i frequentatori dei primi corsi ASC con i loro ufficiali di inquadramento, ma numerosi erano anche gli alpini dei reparti di La Thuile e Courmayeur e non mancavano coloro che avevano prestato servizio alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo. Si erano poi aggiunte, nel corso degli anni, leve nuove, ma sempre entusiaste, di ACS ed AUC.

Evento storico ribadisco, perché testimonia la continuità e la vivacità dello spirito, forgiatosi anche in ambienti difficili dove la natura la fa da padrona, che anima noi della Scuola Militare Alpina.

Storico anche perchè completa il percorso di ufficializzazione del legame con l’Associazione Nazionale Alpini, come ha ben scritto l’Alpin Valdoten, iniziatosi con la costituzione, nell’ambito della Sezione Valdostana, del Gruppo Alpini “Beauregard-Scuola Militare Alpina”

Abbiamo ritenuto necessario e corretto tenere al corrente del nostro operare il Comando Truppe Alpine ed il Comando del Centro Addestramento Alpino con cui, ci auguriamo, si possa instaurare una proficua collaborazione nelle occasioni che potranno essere ritenute opportune.

Sono onorato di presiedere quest’Associazione dal nome prestigioso, che si rifà ad un Ente in cui si sono avvicendati molti che hanno fatto parte della storia dell’Esercito Italiano. Auspico che questo rinnovato esempio di alpinità spinga molti di coloro che sono passati per la “Charlie Bravo” a farne parte.

L’anno prossimo a Rimini spero potremo testimoniare all’Italia, in numero ancor maggiore del passato, quello che siamo e saremo per sempre, gli “Smalpini”!

Il Presidente

Pietro De Checchi