Un Grande Evento

Un Evento davvero Storico: La SMALP entra ufficialmente a far parte dell’ANA, costituendosi come Gruppo Beauregard-Scuola Militare Alpina nella Sezione Valdostana!

Una riflessione sulla sfilata degli Smalpini alla 91° Adunata di Trento

Prima d’ogni altra cosa desidero sinceramente ringraziare “TUTTI” coloro che hanno orgogliosamente scelto e deciso di sfilare dietro i vessilli e lo striscione della nostra Associazione.

Ora intervengo a seguito dei molti commenti ricevuti da parte di ns. Soci Smalpini che non hanno condiviso e approvato la sanguigna, calorosa, (in alcuni momenti esagerata e confusa), presentazione dello speaker al nostro passaggio in prossimità delle tribune.

Perché la spontanea, direi goliardica ed esplosiva “orazione”, che lo speaker ha esposto ed unicamente dedicata al travolgente fiume di ufficiali, (molto graditi ed apprezzati, parecchi di loro già iscritti alla ns. Associazione) che dal 1961 al 2000 sono stati formati con i corsi AUC presso la SMALP, ha coinvolto emotivamente detti ufficiali ed il pubblico presente, lasciando attoniti ed amareggiati i rimanenti Smalpini partecipanti alla sfilata, in quanto totalmente ignorati!

A questo punto ho il dovere di chiarire chi sono questi Smalpini e perché amareggiati d’avere sfilato – grazie allo speaker – come invisibili fantasmi davanti alle Autorità.

E’ necessario per questo ritornare al 1953 quando alla Scuola Militare Alpina vennero ripresi i corsi di istruzione per Allievi Sottufficiali di Complemento per le Truppe Alpine, – (i primi dal dopoguerra) – esattamente il 5 novembre 1953. Iniziarono col 4° Corso ASC.
E proseguirono fino al 26° (ultimo ad Aosta) che iniziò il 20 luglio 1964 e si concluse il 20 dicembre 1964.

Nel 1957 ci ritrovammo in un gruppo di ex allievi dei primi corsi ASC -4° – 5° – 6° – 7° – 8° – per il piacere di rivivere tanti momenti di fatiche ma ricchi di soddisfazioni. Inizialmente ci si incontrava a Milano e successivamente ogni anno ad Aosta, nel secondo fine settimana di settembre per fare un escursione in montagna al sabato, poi alla domenica una visita alle infrastrutture Militari dove venivamo accolti ed ospitati con grande cortesia dai comandanti.
In quei primi anni abbiamo iniziato anche a sfilare autonomamente nelle Adunate Nazionali, sempre in coda alla Sezione di Aosta.

Presto si sono uniti anche alcuni Ufficiali, nostri comandanti ai corsi, e con loro si è deciso che per il gruppo era tempo di diventare un’Associazione legalmente riconosciuta, quindi siamo andati dal Notaio ed abbiamo costituito l’ASSOCIAZIONE EX APPARTENENTI SCUOLA MILITARE ALPINA con uno statuto preciso e completo.
Di anno in anno si sono aggiunti altri Ufficiali, Sottufficiali, ed Alpini che avevano prestato servizio alla Scuola Militare Alpina.

Col tempo si sono aggiunti alla nostra sfilata anche molti Ufficiali dei Corsi AUC iniziati ad Aosta nel 1961, col 27° AUC, terminati nel 2000 col 180° AUC.
Successivamente anche i Comandanti di Squadra ACS dei corsi iniziati nel 1963, col 1° ACS e terminati col 50° ACS nel 1975, e così il numero di SMALPINI che sfilano dietro i vessilli e lo striscione della nostra Associazione ha continuato ad aumentare.

Apprezziamo molto constatare quanti Smalpini si sentano orgogliosi di marciare con la nostra Associazione Ex Appartenenti Scuola Militare Alpina, alla quale abbiamo dedicato e continueremo a dedicare tanta passione.
Vorremmo che in nome degli ALPINI TUTTI non venisse fatta nessuna distinzione di appartenenza nell’ambito associativo, in particolare questa raccomandazione va a coloro che hanno il compito di presentarci e commentare il nostro passaggio alla adunate.

Per la redazione
Natale Vezzoli

Importante ripresa della lettera scritta a L’ALPINO dal ns. socio Nicola Croci nel 2015

“Ravanando” tra le cose scritte in merito agli Alpini, trovo questa del 2015, che ritengo ancora piuttosto attuale, riferita agli Ufficiali SMALP (Ex Appartenenti alla SMALP, per uniformarsi…).
Ve la posto, per vostra conoscenza.

Egregio Direttore, 

vorrei poter esprimere la mia opinione sull’argomento sollevato dal Signor Gianni Mattana nel n°10 de L’ALPINO, “in congedo siamo tutti…alpini”. Premetto che sono un allievo del 117° corso AUC della SMALP e a questa Scuola, al suo ricordo, sono legato in modo indissolubile. Innanzitutto la SMALP non è un reparto “elitario” né tanto meno una casta. La SMALP è stata soprattutto una scuola di vita che noi – volontariamente – abbiamo scelto. Abbiamo scelto un servizio di quindici mesi invece dei normali dodici; abbiamo scelto di sottoporci ad un addestramento più completo, più intenso, più duro. Ognuno di noi aveva propri motivi personali per scegliere questa strada: il mio era affrontare le responsabilità, sopportare non solo i carichi ma mantenere nel frattempo la necessaria serenità e lucidità per decidere per me e per le persone che avrei avuto l’onore di guidare. La nostra ricompensa sono state le stellette, che sul cappello sono rappresentate da una banda gialla e dalla nappina di metallo. La banda gialla non ce l’hanno chiesta indietro al congedo. Quel segno rimasto sul cappello è, nelle sfilate, il ricordo della nostra scelta, la nostra espressione dell’appartenenza ad una tradizione, l’interpretazione del nostro senso del dovere. E’ anche, per molti di noi, il simbolo della dedizione alla Bandiera, alla Patria e al nostro Esercito. E’ il rispetto per i Reduci, per gli Anziani – con o senza barba bianca – per tutti i soldati impegnati in missione. Ecco perché alcuni di noi sfilano insieme ricordando la Scuola, così come la Protezione Civile sfila con la propria tuta, I Paracadutisti Alpini indossano come simbolo di appartenenza gli stivaletti da lancio. Per alcuni di noi il servizio non si è concluso con il congedo, ma continua attraverso la nostra dedizione ai valori che proprio alla Scuola Militare Alpina abbiamo imparato. Credo che l’ANA, essendo prima di tutto un’associazione d’Arma, dovrebbe ricordare con più orgoglio le istituzioni prestigiose che il nostro Corpo può vantare, e non nascondersi dietro una sospetta quanto vaga uguaglianza, che nulla ha da spartire con lo Spirito di Corpo e con l’Alpinità, valori nei quali noi, da Ufficiali, per primi ci riconosciamo. 

Con Rispetto
Nicola Croci